Lavori fluviali
lettera al Presidente dalla Provincia di Pesaro e Urbino Palmiro Ucchielli

 
Egregio Presidente,

le scriviamo per manifestarle ancora una volta il nostro disappunto e la nostra indignazione per alcuni scritti apparsi sulla stampa a proposito dei “meravigliosi lavori fluviali” realizzati sui corsi d’acqua della provincia.

Sappiamo bene che questa ennesima protesta sarà vana, ma sentiamo comunque il dovere di scriverle.

In “Tutto Flaminia” è recentemente apparso un servizio, corredato dalla foto di un impetuoso torrente con limpide acque, dal titolo: “tutela dei fiumi, 250 mila euro per Biscubio e Menatoio”.

Ora, chi non ha avuto modo di constatare il tipo di tutela che è stata posta in essere potrebbe anche pensare “che bravi !”; ma la realtà dei fatti è ben diversa. I lavori sono stati realizzati con una certa improvvisazione e a “opere” quasi ultimate non c’era ancora il progetto di variante. Sembra difatti che i soldi inizialmente dovevano essere spesi per fare un muro, sempre nel fiume Biscubio, ma più a monte; invece sono serviti per realizzare, di fatto, un parcheggio utile ad una futura lottizzazione nel centro abitato di Apecchio.

Nel punto in cui si è intervenuto non esisteva alcuna emergenza o pericolo. Sono stati abbattuti dei bellissimi e colossali pioppi per realizzare un muro di sostegno al parcheggio che ha ristretto di alcuni metri il fiume Biscubio, nel punto d’incontro con il Menatoio, riducendo la naturale cassa di espansione delle acque in caso di piena e creando una situazione di reale pericolo.

Siamo vittime di una anacronistica mentalità da primo dopoguerra che considera il progresso un sinonimo di strade, muri e aree da urbanizzare; forse oggi servirebbe altro.

Cementificando non si tutelano i fiumi! E non sempre rincorrendo le, magari assillanti, inadeguatezze culturali di qualche amministratore nel caso di specie, si svolge un reale servizio alla comunità.

Viviamo tempi strani: da una parte la popolazione a causa del caro prezzi dei beni di prima necessità (pane, pasta, farina, ecc.) e servizi primari (gas, acqua, elettricità, trasporti, ecc.) non arriva alla terza settimana, e dall’altro si spendendo 250.000 euro della collettività per opere non necessarie.

Se avrà avuto la pazienza di leggere queste poche righe, vorremmo anche dirLe che nulla di moderno esiste senza il rispetto per il nostro ambiente.

Ci farebbe piacere sapere che Lei non era a conoscenza della realtà di questi interventi, e che magari da domani interverrà nei suoi uffici per approfondire quanto succitato.

D’altra parte non solo i soliti ambientalisti (come se fossero una categoria di non cittadini) notano queste contraddizioni dolorose, ma anche pescatori e gente non ancora racchiusa in categorie dalla politica e noi temiamo che, prima o poi, la natura violentata presenterà il suo conto a noi cittadini !

Come dice un proverbio: “IL FIUME PRESTA MA NON VENDE”.

Cordialmente.

Pesaro, 22/03/2008

La Lupus in Fabula

 


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